"L'illusione non si mangia"
"Non si mangia, ma alimenta"
(Gabriel Garcia Marquez)

domenica 10 gennaio 2010

Il riscatto di Bovalino

In piedi, Deborah Cartisano
BOVALINO – Per benedire la consegna avevano scelto San Francesco da Paola.  Il dovuto “per passare un buon anno” andava lasciato sul lungomare, tra l’erbetta dell’aiuola alla base della statua del santo. Erano convinti che alle 17.00 del 31 dicembre a Bovalino, in quello spiazzo di fronte al mar Jonio, ci sarebbe stato solo il patrono del paese, con il bastone in mano, il cappuccio in testa e il viso reclinato in basso: un testimone muto. Ma davanti ai lampeggianti delle volanti che li circondano anticipando i fuochi d’artificio di Capodanno, i due ragazzi capiscono che muto, in quella storia, non c’è rimasto nessuno e non si capacitano. Il più grande ha 19 anni, nel lavoretto si è trascinato un sedicenne di Benestare, e si chiama Francesco Pelle: con il nome onora il santo calabrese, con il cognome dice San Luca e ‘ndrangheta, un binomio che per decenni ha depredato Bovalino di uomini e futuro contando sul silenzio delle vittime. Fino al 31 dicembre 2009.